L’isolante naturale per la coibentazione sostenibile
L’isolamento termico è un componente chiave della progettazione degli edifici sostenibili ma anche della riqualificazione energetica degli edifici esistenti scarsamente coibentati. Una casa ben isolata dal clima esterno mantiene l’ambiente interno caldo in inverno e fresco d’estate, riducendo le spese energetiche di impianti di condizionamento dell’aria. L’isolamento termico diventa, quindi, essenziale per ridurre al minimo le emissioni di carbonio legate al cambiamento climatico globale e, se questa operazione è moltiplicata per tutte le abitazioni che vengono riqualificate energeticamente con il solo intervento di isolamento termico, il beneficio che viene dato all’ambiente e alle persone è notevole.
Inoltre, se nell’intervento di isolamento termico viene scelto un isolante naturale per ridurre gli scambi di calore fra la casa e l’esterno, i vantaggi per la salute, l’ambiente e l’efficienza energetica possono essere molto rilevanti.
In termini di efficienza energetica, investire sulla qualità dell’intervento di isolamento termico può essere molto più conveniente rispetto all’investimento in costose tecnologie di riscaldamento. Per tale motivo, vale la pena dedicare del tempo a scegliere il giusto materiale isolante per la coibentazione della casa.Cosa sono i materiali isolanti?
I materiali isolanti hanno caratteristiche chimico fisiche che li rendono particolarmente adatti a bloccare il flusso di calore che avviene fra due ambienti. La caratteristica che rende possibile tale fenomeno è quantificata nel valore R, la resistenza termica, che, al suo aumentare, rende più efficace l’isolamento termico. La resistenza termica varia in base al tipo di materiale, alla sua densità e allo spessore dello strato isolante ed è influenzata dai ponti termici, qualora l’isolante venga installato a ridosso dei punti critici, dove i materiali sono disomogenei e il flusso di calore avviene in maniera differenziata.
I materiali isolanti più diffusi per la coibentazione
I materiali isolanti che più si sono diffusi negli ultimi decenni sono caratterizzati da prodotti petrolchimici, come la lana di roccia, il polistirolo, la schiuma di poliuretano ecc. Tali materiali sono molto utilizzati perché hanno un basso costo di produzione, di acquisto e di installazione, ma sono realizzati con processi ad alta produzione energetica e con una vasta gamma di prodotti chimici, non sempre compatibili con la salubrità dell’aria che devono garantire in casa.
I materiali isolanti naturali
L’alternativa ecologica all’isolamento sintetico è l’isolamento naturale, che presenta numerosi vantaggi rispetto all’isolamento convenzionale. I materiali isolanti naturali sono a basso impatto ambientale, realizzati con risorse rinnovabili e biologiche, possono essere riutilizzati e riciclati e sono biodegradabili. Sono atossici e privi di allergeni, traspiranti e rendono l’aria salubre e sicura. Lo svantaggio è che alcuni materiali isolanti naturali sono più costosi di quelli sintetici, il che può essere proibitivo per alcuni committenti. I vantaggi ambientali e per la salute, insieme alle politiche per l’aumento dei prezzi del petrolio, però, rendono più acuta la scelta di questi materiali. Sono disponibili molti tipi di isolanti naturali, alcuni davvero antichi, ma che hanno ritrovato un giusto peso nel mercato di oggi:
- Lana di pecora: ottimo materiale isolante ecologico, ad impatto ambientale basso in fase di produzione, ma va trattato per prevenire infestazione di acari e aumentare la resistenza al fuoco.
- Fibra di cellulosa: efficiente materiale isolante ecologico derivante dal riciclo di carta di giornale con l’aggiunta di resina per aumentare la resistenza a fuoco e la densità, è indispensabile per l’isolamento di sottotetti, pareti ad intercapedine grazie alla sua consistenza che da densa si espande e si solidifica e alla sua grande traspirabilità.
- Fibra di legno: realizzata in trucioli di legno compressi con aggiunta di acqua o resina per legare, viene prodotta a basso impatto energetico e con prodotti di scarto.
- Lino e canapa: fibre vegetali trattate a basso impatto energetico di produzione con insetticidi e ritardanti di fiamma e con aggiunta di amido di patata per rendere i rotoli più consistenti, sono spesso legati insieme per isolare al meglio e lasciar traspirare l’involucro.