Isolamento tetto: materiali a confronto

Isolamento tetto: materiali a confronto

Il tetto ha un duplice obiettivo: non solo ha lo scopo di rendere le coperture impermeabili in grado di ostacolare il passaggio di agenti atmosferici, ma ha anche quello di creare delle condizioni abitative interne confortevoli dal punto di vista termico e acustico. Per poter realizzare un buon intervento di isolamento termico, oltre che acustico, dell’ambiente domestico bisogna prestare grande attenzione a come viene realizzata la stratigrafia del tetto.

Il tetto, infatti, tra tutte le superfici perimetrali che appartengono all’involucro esterno della casa, è quello che è sottoposto alla maggiore escursione termica. In questo articolo valuteremo i materiali isolanti e le caratteristiche, i motivi per cui la coibentazione è efficace per ciascuno di essi e li relazioneremo per differenza di costo isolamento tetto.

Caratteristiche dei materiali

Tra i vari materiali utilizzati per la coibentazione del tetto, vi sono elementi naturali e altri sintetici, che vengono assemblati solitamente sottoforma di pannelli per rendere la posa più semplice e rapida.

  • Materiali naturali: i principali derivano da lana, legno, sughero, cartone. Sono elementi che donano ottima coibentazione termica, non contengono elementi nocivi e garantiscono la giusta traspirabilità evitando fenomeni di muffe e condensa.
  • Materiali sintetici: i più diffusi sono poliuretano, poliestere e polistirolo. Derivano da processi chimici artificiali e hanno un potere isolante ugualmente efficace rispetto ai materiali naturali, il cui costo però è superiore. Un materiale sintetico tra i più impiegati è la schiuma di poliuretano, facilmente adattabile all'area di lavoro, non troppo costosa e dalle ottime proprietà isolanti.

Vediamo ora alcune tipologie di pannelli per coibentare il tetto di casa.

  • Pannelli in sughero: il materiale naturale è eccellente sotto ogni aspetto. Ottimo isolamento termico, eccellente traspirabilità, pulizia, facilità di posa sia per coperture a falde che piane. Il problema però deriva dal prezzo che si presenta molto elevato.
  • Pannelli in fibra di legno: sono molto efficaci poiché hanno una buona resistenza termica grazie alla fibra di legno che deriva dagli scarti di lavorazione. Inoltre, hanno, oltre alle capacità termoisolanti per ogni genere di tetto, anche un’ottima traspirabilità. Il prezzo è più basso rispetto al sughero e come proprietà si avvicina molto alle sue performances.
  • Pannelli in lana di roccia: il materiale è polifunzionale in quanto non solo coibenta e isola termicamente, ma offre anche grande capacità di isolare dai rumori. Questi pannelli sono resistenti al fuoco e alle alte temperature in genere, sono altamente resistenti nel tempo agli attacchi di parassiti e muffe, ma soprattutto hanno un prezzo non eccessivo. Per l'installazione si richiede un'opera professionale e una buona ventilazione del tetto. Sono comunque pannelli non propriamente sostenibili in termini di impatto ambientale in fase di produzione.
  • Pannelli in cartongesso: vengono impiegati per rivestire lo strato di coibentazione, donando un aspetto estetico piacevole. Anche il cartongesso è un materiale in grado di dare il suo contributo in termini di isolamento termico e di resistenza al fuoco, ma rende al meglio se abbinato a pannelli naturali o sintetici, brutti da vedere e quindi da rivestire necessariamente come spesso avviene.
  • Pannelli sintetici: sono composti interamente da fibre sintetiche come polistirolo, poliuretano e poliestere, anche in forma espansa. Hanno il vantaggio di avere un costo più basso rispetto ai pannelli naturali, ma le loro proprietà sono diverse, sia in termini di isolamento che in quelli di traspirabilità. Per questi motivi la loro installazione deve essere fatta in maniera più attenta e richiede particolari accorgimenti ed è da evitare se si preferisce sostenere l’ambiente con materiali a minor impatto ambientale che migliorano la salubrità dell’aria domestica.