Cos’è l’isolamento termico? Il principio dell’isolamento termico
L’isolamento termico è un processo che consente di diminuire lo scambio termico che avviene tra due ambienti a temperatura diversa. Questo procedimento viene ad essere particolarmente utile nell’ambito dell’edilizia dove la regolazione della temperatura interna delle abitazioni è uno dei primari obiettivi. In realtà, l’isolamento termico ha come possibile oggetto l’intero involucro edilizio, ma può essere isolato, infatti, anche un singolo elemento architettonico dell’involucro indipendentemente dagli altri. Lo scopo dell’isolamento è quello di evitare scambio di calore tra due ambienti. Uno degli interventi di isolamento termico più comuni nelle abitazioni realizzate dagli anni ’70 in Italia è l’isolamento termico intercapedine.
Cos’è l’isolamento termico intercapedine?
L’intercapedine è lo spazio compreso tra due pareti parallele; questo spazio, se non riempito, permette la creazione di moti convettivi che generano uno scambio di calore tra l’interno e l’esterno e questo potrà avere due conseguenze in inverno:
- farà raffreddare la nostra abitazione;
- farà riscaldare più lentamente la nostra abitazione con l’utilizzo di impianti di riscaldamento o termoventilazione.
e in estate:
- farà riscaldare la nostra abitazione;
- farà raffrescare più lentamente gli ambienti interni con l’utilizzo di impianti di raffreddamento.
L’isolamento termico intercapedine è un’arma efficace ed economica che consente di eliminare tali rischi. Il meccanismo è molto semplice: basta riempire tutto lo spazio di aria presente fra le due pareti di un particolare materiale coibente che riduce lo scambio termico fra una parete e l’altra grazie ad una resistenza termica elevata. L’intervento, anche se semplice, deve essere svolto con apparecchiature professionali e seguito al meglio da tecnici esperti per evitare problemi di ponti termici e condensa.
Com’è possibile isolare termicamente un ambiente?
Per conservare il calore della nostra casa bisogna ridurre al minimo il rischio di dispersioni di calore. L’intercapedine presente tra le nostre pareti potrebbe essere un problema in tale ottica, è per questo motivo che tali spazi devono essere necessariamente colmati con materiali isolanti che bloccheranno il passaggio d’aria.
Il primo passo per isolare la nostra casa è il taglio delle dispersioni di calore, come?
Bisogna tener presente che le dispersioni di calore possono verificarsi in tre modi diversi:
- per conduzione;
- per convenzione;
- per irraggiamento.
Tutti questi modi di dispersione di calore hanno bisogno di uno spazio libero che permette il passaggio dell’aria: l’aria non è il migliore degli isolanti e spesso non blocca il passaggio di calore. Sarà opportuno riempire tali spazi di materiali isolanti (come ad es. schiume isolanti) che impediranno la fuoriuscita del calore.
La classificazione dei materiali isolanti.
I materiali isolanti sono numerosi e possono essere divisi in tre grandi categorie:
- materiali isolanti sintetici;
- materiali isolanti di origine animale o vegetale;
- materiali isolanti minerali;
Tra i primi troviamo polistirene espanso, poliuretano espanso, resine fenoliche, resine ureiche espanse, etc.).
I materiali isolanti di origine animale o vegetale sono numerosissimi ed è impossibile elencarli tutti, tra questi quelli più utilizzati sono: argilla cruda, carta riciclata, lino, lana di pecora, paglia etc.; l’utilizzo di questi materiali consente di raggiungere un buon livello di isolamento termico ed al tempo stesso di non danneggiare l’ambiente.
Alcuni esempi di materiali isolanti minerali, invece, possono essere: lana di vetro, silicato di calcio, lana di roccia, etc.
Il costo dell’isolamento varierà a seconda del tipo di materiali isolante scelto. E’ sempre consigliato rivolgersi ad una ditta esterna per l’isolamento di pareti e soffitti, data l’elevata difficoltà del lavoro.
La direttiva europea sull’isolamento termico.
E’ da tener presente che l’isolamento termico è oggetto di una specifica direttiva dell’UE la quale richiede agli Stati Membri dell’UE di attenersi alla soddisfazione di requisiti minimi di rendimento energetico nell’ambito di edifici di nuova costruzione o di ristrutturazioni importanti. Tali requisiti, indicati nella direttiva stessa, sono necessari per garantire l’utilizzo dell’energia effettivamente utile per il riscaldamento ed il raffreddamento.