Le funzioni di un impianto antincendio

Le funzioni di un impianto antincendio

La sicurezza antincendio è una priorità regolamentata da severe norme, che prevedono l’installazione di impianti antincendio negli ambienti civili e lavorativi, con la funzione di rilevare la presenza di fumo e fiamme, di isolare l’incendio attraverso la progettazione di compartimentazioni ben inquadrate e di allertare il personale competente per lo spegnimento.

In Italia le disposizioni di legge dettate dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso e della Salute Pubblica sono molto dettagliate e si accostano alle tecnologie più innovative, per assicurare una sempre più adeguata sicurezza antincendio anche in funzione di parametri secondari, come il sisma, che influiscono in maniera indiretta sul corretto funzionamento degli impianti. Sono sempre in numero crescente le aziende che si specializzano in questo settore e per l’installazione e manutenzione di impianti antincendio Vicenza accoglie una delle aziende leader della zona, Riva Impianti Srl, che si specializza negli impianti speciali, applicando le tecnologie più avanzate per garantirne la sicurezza e la durabilità. Riva Impianti si occupa della progettazione degli impianti di rilevazione incendi, curandone i dettagli in relazione alle esigenze della struttura e delle funzioni svolte all’interno, coordina controlli periodici e programma insieme al cliente un programma di manutenzione, importante affinché l’impianto funzioni sempre al meglio e duri di più.

Cerchiamo di conoscere in cosa consiste un impianto antincendio e quali sono le funzioni principali che svolge. In base alle due funzioni principali di un complesso impianto antincendio, si distinguono due tipologie di impianti: l’impianto di allarme incendio, o di rilevazione incendio, che consiste in un insieme di dispositivi elettronici che rilevano la presenza di fumo e fiamme all’interno di un luogo chiuso, ne segnalano la presenza con un allarme sonoro e visivo per i presenti e inoltrano la richiesta di soccorso ai Vigili del Fuoco competenti in zona; esiste, poi, l’impianto di spegnimento incendio, più complesso e articolato, che si attiva nella fase successiva alla rilevazione dell’incendio e consiste in una serie di tubazioni e valvole che permettono l’immediato spargimento di fluido antincendio nelle zone segnalate colpite dall’incendio. L’impianto di spegnimento incendio è necessario negli edifici ad alto rischio incendio, per cui è importante agire immediatamente sulle fiamme ed evitare rischi elevati per la sicurezza delle persone. Oltre agli impianti veri e propri, è necessario che gli edifici seguano perfettamente le disposizioni di legge in materia di compartimentazione delle zone, che possiamo considerare una sorta di impianti passivi antincendio, che ostacolano il propagarsi dell’incendio da una zona all’altra, attraverso elementi separatori resistenti al fuoco. La compartimentazione è la progettazione dell’intero edificio, basilare per la sicurezza degli utenti, che garantisce l’isolamento dell’edificio dal fuoco dividendolo in compartimenti, in relazione al livello di rischio che si riscontra in ogni zona. L’isolamento avviene attraverso la scelta di elementi di chiusura, fra le zone interne o fra una zona e l’esterno, che isolino dal fuoco e si chiudano automaticamente dopo la rilevazione dell’incendio in modo da bloccare il fuoco in una sola compartimentazione. Gli elementi di separazione sono muri antifuoco, porte, finestre e vetrate tagliafuoco, che resistono al fuoco per un tempo stabilito in fase di realizzazione. Le porte e finestre REI sono studiate per resistere al fuoco per 60, 120 o 180 minuti e garantire la possibilità ai fruitori di uscire dall’edificio e ai soccorritori di spegnere l’incendio prima che possa espandersi negli altri compartimenti.